“Cina di rapa” – uno

Ho sempre considerato la “cima di rapa” un prodotto tipicamente pugliese, anche se ormai a Milano è entrato nell’uso (consuetudinario?) un po’ di tutti, indipendentemente dalla tradizione culinaria di origine.

Ovviamente i cinesi l’hanno fatta propria e la usano con disinvoltura. Mi capita talvolta di pranzare in una “trattoria” in periferia gestita da cinesi, anonima ed economica, ma con cucina italiana (ma non sempre: una volta ho provato incuriosito gli “involtini di verdura” per scoprire che erano “involtini primavera”).

Ma tale disinvoltura non sempre corrisponde a un felice risultato.

cina di rapa 1

È il caso di questo contorno “Cime di rapa” sinceramente poco appetibile: la verdura è tagliata a pezzettini, gambo e foglie, e saltata con olio (pessimo) e aglio. Nessuna delle qualità della cima è emersa, con un risultato anonimo tendente al cattivo. Esempio infelice di meticciato!

Informazioni su Andrea Perin

Architetto museografo, cultore della cucina per passione
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