Terza puntata sulla “Cucina di Sandokan e Yanez”, ovvero la cucina meticcia immaginata da Salgari per i due eroi. Parte di un progetto letterario che non ha trovato sbocco.
Yanez si trova sotto mentite spoglie presso la corte del Sultano posto dagli inglesi al governo dell’amata isola dove, in attesa di far sventolare ancora la bandiera rossa con la tigre, si finge un governatore inglese per tendere la sua trappola. Missione difficile…
Quella insistenza di recarsi a bordo della sua piccola nave aveva messo una pulce in un orecchio a Yanez. Guai se non si fosse sbarazzato del vero ambasciatore! Il capitombolo sarebbe stato completo.
Fu portato del moka eccellente, servito in tazze giapponesi color del cielo dopo la pioggia, poi il Sultano, che pareva molto di buon umore, rovesciandosi improvvisamente sullo schienale della sua larga e comoda sedia di bambù sormontata da uno stemma vistoso che rappresentava un’isola fra il mare burrascoso, chiese bruscamente a Yanez, il quale non aveva mancato di accendere la sua sigaretta, mentre i ministri ed i favoriti masticavano noci d’areca, con una sensualità bestiale, lanciando sul bianco pavimento dei ripugnanti getti di saliva rossastra.
(La riconquista di Mompracem, 1908)
Questo caffè sarà stato un piacevole diversivo per il pirata portoghese, una piccola isola di raffinatezza tra tutti gli sputi di betel dei suoi commensali. Decisamente immaginifico e poetico Salgari nella descrizione del colore delle tazze.
Ma che moka si sarà figurato lo scrittore? Tra Ottocento e Novecento in Italia, così come in tutto il mondo, il caffè si preparava in infusione nell’acqua bollente. Per poterlo fare ora bisognerebbe rinunciare alle miscele per la macchina e ricorrere a quelle arabe o turche che si trovano comunemente nei negozi etnici, aggiungendo magari un po’ di zenzero come si usa a volte nella tradizione araba e anche giavanese.
Ma se il tutto diventa troppo complicato, si può provare con la macchinetta, la moka insomma, splendida invenzione italiana che dal caffè aveva preso il nome: basta mezzo cucchiaino di zenzero in polvere in mezzo al caffè. La bevanda, profumata e leggermente piccante sulla lingua, vi porterà a Mompracem…