“Uno che mangerebbe anche sushi di serpente” è un’espressione giapponese usata per definire chi è pronto a mangiare qualsiasi cosa1. Tenendo presente che non esiste un sushi di serpente, e per la verità non esiste un sushi che non sia con pesce crudo. Tutto questo non ha spaventato il mio amico Fabio, grande cuoco, dal realizzare questo suo Sushi italiano.
La ragione di questa ricetta un è po’ stravagante. In casa siamo in quattro: io, mia moglie Barbara e i miei figli Paolo e Davide, ognuno di noi con gusti completamente diversi, quindi per cercare di accontentare tutti mi devo ingegnare con un po’ di fantasia e creatività.
Io e Paolo adoriamo la cucina giapponese e in modo particolare per il pesce crudo, quindi ogni tanto ci prepariamo il sushi con il salmone o il tonno, insomma quello classico. Per Barbara e Davide preparo questa variante con il peperone e il würstel o il formaggio, oppure con altri ingredienti che non c’entrano nulla con il pesce crudo. Ho provato a farli anche con speck e brie: sono favolosi.
Penso che in cucina sia bello poter giocare con il cibo. A me piace molto mischiare gli ingredienti di varie ricette e tirarne fuori una mia che non c’entra nulla, come ad esempio sostituire i nostri piatti tipici a base di polenta con il cous cous. Bisogna solo aver molta fantasia, e poi in fondo di scorretto non c’è nulla, anche in passato le migliori ricette sono nate da sbagli o da azzardi. Quindi continuate ad essere scorretti.
Io faccio il Sushi italiano come antipasto, piace a tutti ed è simpatico da portare in tavola.
Gli ingredienti sono: 1 confezione di alghe, 300 g riso basmati, 3-4 cucchiai di aceto di riso, 1 confezione di würstel, 2 peperoni, formaggio grana, aglio, prezzemolo
Faccio cuocere il riso con una quantità di acqua salata pari al doppio del suo peso, fino al suo totale assorbimento. A fine cottura aggiungo 3- 4 cucchiai di aceto di riso e lascio riposare il tutto cinque minuti prima di iniziare a fare i rotolini.
Nel frattempo vanno preparati i peperoni al forno: li metto su una teglia nel forno a 200 gradi e li lascio finché non sono belli abbrustoliti. Tolti dal forno, gli levo la pelle ed i semi, li taglio a striscioline poi li metto in una ciotola e li condisco con sale, olio, aglio e prezzemolo. Poi taglio nel senso della lunghezza i würstel. A questo punto sono pronto per finire la ricetta.
Predo un tappetino da sushi in bambù e metto per prima la foglia di alga, poi aggiungo un po’ di riso e con il cucchiaio lo stendo per bene, quindi i würstel, i peperoni e il formaggio grana grattugiato, e arrotolo il tutto. Con un coltello seghettato, taglio il cilindro ottenuto in cilindretti alti circa 1 cm.
Dispongo il tutto su un piatto di portata e . . . buon appetito
Fabio Pasi
1 – Graziana Canova Tura, Il Giappone in cucina, Ponte alle Grazie, 2006, p. 172
Riso con un ripieno di pesce, alghe, vegetali o uova. Non mi risulta carne e meno ancora wurtsel. Testo impreciso, vero.
“…e per la verità non esiste un sushi che non sia con pesce crudo.”
Ma che stronzata è questa? Sushi è l’arte di preparare il riso, non “riso e pesce crudo”
fantastico!