Pasta e fagioli con cacao amaro

 

 

La ricetta è di Enrico Blasi e
me l’ha raccontata la sera davanti a un bicchierino di nocino di sua
produzione. Enrico mi aveva invitato a Frasso Sabino alla
manifestazione Frasso in ottobre (vd Presentazioni del
12 ottobre 2009) per presentare il libro e a quell’ora eravamo nella
cucina di casa sua, a Monteleone Sabino, dove ha sede anche la sua
associazione, OZU (http://www.ozu.it)

Questa versione della pasta e fagioli è
legata in prima battuta, dice lui, al bisogno di adeguarsi a un
regime alimentare meno calorico (perciò niente guanciale e
niente cotica e al loro posto i pomodorini secchi) e poi alla
fascinazione verso i prodotti contadini (l’”aglione”: un trito di
aglio, rosmarino e sale); non da ultimo la sua curiosità verso
il mondo, dovuta forse anche al fatto che i primi dodici anni di vita
li ha fatti in Brasile (ecco il cacao amaro).

Il piatto che ne esce è assai
saporito e il cacao non lascia alcuna traccia dolce, ma un sottofondo
che ammorbidisce e arrotonda i sapori. Lui usa di preferenza i
fagioli rossi o neri, io ho provato con quest’ultimi e, in mancanza
di “aglione”, direttamente rosmarino e aglio. Il cacao è
quello amaro equo solidale.

Per due persone

1 carota, mezza
cipolla, 2 pomodorini secchi, 100 g di fagioli neri, 2 cucchiaini di
cacao amaro, peperoncino, aglio, rosmarino e olio

Tritate carota,
cipolla, pomodorini, aglio, rosmarino e peperoncino in olio, poi
aggiungete i fagioli che avrete tenuto a bagno per una dozzina di
ore. Quasi a fine cottura aggiungete il cacao, salate solo alla fine
(sennò i fagioli diventano duri).

La registrazione della chiacchiera con
Enrico è stata trasmessa a JallaJalla di RadioPopolare Milano,
all’interno del magazine condotto da Paolo Maggioni

Lo trovate su questo blog nella
cartella di JallaJalla

 

 

Informazioni su Andrea Perin

Architetto museografo, cultore della cucina per passione
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