“Tiramisù a la pomme” (Tiramisù alla mela)

 

Il tiramisù
è ormai un piatto internazionale, entrato nelle tavole di
mezzo mondo. Il piatto, secondo Montanari, aveva origine nei bordelli
trevigiani e aveva il chiaro scopo di rinvigorire. Nel nome poi non è
difficile riconoscere una certa vicinanza al lessico della cucina
futurista, alla sua ricerca di neologismi formati dall’unione di
termini.

Dolce estraneo comunque
alla tradizione italiana (l’Artusi non mostra di conoscerlo e anche
in “Le ricette regionali italiane” di Anna Gosetti della Salda –
piccola bibbia – manca), mentre è stato ripreso da altre
cucine e tranquillamente adattato, come questo Tiramisù a la
pomme, tratta da un librettino ancora scorta degli acquisti parigini
(
Éric
Névery,
La
cuisine des pomme
,
Éditions
sud ouest). Non sono esperto di dolci, non so quanto questo tiramisù
si faccia anche in Italia: so che si fa alla fragola e al compleanno
di Beatrice, a Marghera quando ho presentato il libro qualche
settimana fa (buono – se non ricordo male le era stato insegnato da
un’amica francese). Ma sull’altro libro francese di cui ho scritto un
po’ di tempo fa (
On
n’est pas des cakes!
)
c’è una ricetta di
Tiramisù
aux fruits
.

(traduzione)

3
mele granny, 8 biscotti secchi, 200 g di mascarpone, 110 g di
zucchero in polvere, 5 cl di liquore di mela (manzana), 2 uova, 4
cucchiai di cacao in polvere

Preparare
uno sciroppo mescolando in una casseruola 50 g di zucchero e 20 cl di
acqua. Portare a ebollizione lasciar ridurre per dieci minuti.
Aggiungere il liquore di mela e lasciare raffreddare.

Sbucciare
e togliere i semi alle mele. Tagliarle a piccoli dadi e metterle da
parte.

Separare
il rosso dell’uovo dalla chiara. In un’insalatiera sbattere
vigorosamente i rossi d’uovo con 60 g di zucchero. Aggiungere il
mascarpone cucchiaio per cucchiaio e mescolare sino a ottenere una
crema liscia. Montare le chiare a neve e incorporare delicatamente
alla crema appena preparata. La crema deve essere omogenea.

Bagnare
i biscotti con lo sciroppo raffreddato e collocarli al fondo delle
tazze. Cospargere con i dadi di mela. Riempire le tazze a metà
con la crema di mascarpone. Spolverare con la olvere di cacao.
Riempire nuovamente la tazza di crema di mascarpone e terminare con
il cacao. Lasciare riposare al fresco per due ore prima di servire.

 

Informazioni su Andrea Perin

Architetto museografo, cultore della cucina per passione
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