Terzo al Word Cookbook Awards.

Parigi,
11 febbraio 2010.
Ricette scorrette è terzo
nella “categoria” Foreign Cookery del Word Cookbook
Awards
.

Sono contento, anche se devo dire che
un pensierino al primo premio l’avevo fatto: sul catalogo distribuito
all’entrata il libro era tra i quattro finalisti su ventiquattro
titoli in competizione. “Allora perché
no?”, mi ero detto tutto agitato… Poi, al termine di un’attesa
piena di tensione, Monsieur
Edouard
Cointreau
dal
palco ha declamato come vincitore Inde, intime et gourmande, e
allora sono tornato con i piedi per terra.

In realtà è stato
probabilmente il miglior risultato possibile. Ricette scorrette
era un po’ un fuori casta tra tutti questi libri di edizioni
patinate, con magnifiche foto, firmati spesso da chef professionisti.
In realtà Ricette scorrette non vuole neppure definirsi
un libro di cucina, anzi la cucina è un modo per poter parlare
d’altro: di meticciato, di incontro. Ha già fatto più
strada di quanto si potesse pensare.

Una parola sul premio invece. Si tratta
di una manifestazione praticamente sconosciuta in Italia, ma che
sembra avere un gran consenso all’estero. Nessun premio pecuniario ma
solo “gloria”, e la dichiarata intenzione di mettere in
comunicazione questo mondo editoriale, favorire i contatti. I libri
in concorso arrivavano letteralmente da tutto il mondo e in platea la
presenza era estremamente composita, con persone dalla Cina al
Canada, dal Barhein al Perù; secondo gli organizzatori il 35%
erano francesi, il 35% dall’Europa e gli altri dal resto del mondo.
Ed era competizione vera, bastava assistere all’emozione di chi
saliva sul palco, sentire le urla belluina di rubicondi chef o vedere
gli abbracci tra compassati editor.

Mi ha colpito la scarsità di
titoli italiani, pochissimi in competizione, in sala oltre a me e
Cinzia mi è sembrato non ci fossero altri connazionali.
Disinteresse? Libri non all’altezza? Mah…

A margine era allestita una fiera del
libro di cucina, ma di questo ne parlo un’altra volta.

http://www.cookbookfair.com

Informazioni su Andrea Perin

Architetto museografo, cultore della cucina per passione
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