Del bel matrimonio in Transilvania tra
Gianluca e Paula, lui italiano e lei della minoranza ungherese,
ricordo molte cose: la cerimonia, le persone, i balli, le copiose
bevute di palinka (orgoglioso distillato di frutta).
I sapori sono durati anche nei giorni
successivi, prosaicamente, grazie anche ai quasi due chili di carne
di maiale affumicata che avevo acquistato nelle locali macellerie, e
che mi hanno permesso di prolungare a Milano la particolare
predilezione che hanno in Romania per questo tipo di conservazione.
Quando ho scoperto che vicino a casa
hanno aperto un negozio di produse traditionale românesti (La bunica), non sono riuscito a trattenermi dall’acquistare tra le
altre cose anche le salsicce affumicate (carnati oltenesti),
che già mi ero portato l’altra volta.
Sono sottili, lunghe,
compatte, con un profumo penetrante, preparate con carne suina e
vaccina in parti uguali. Ottime per un risotto, secondo me.
Ingredienti: 400 g riso, 150 g di
salsiccia, cipolla, burro, formaggio grattugiato, rosmarino, mezzo
bicchiere di vino rosso generoso, brodo di carne (saporito, meglio di
manzo, assolutamente no di dado che è una porcheria!).
Il risotto si prepara come al solito:
fate il soffritto di cipolla e burro (trovo che sia uno dei profumi
più buoni della cucina, altro che madeleine),
aggiungete la salsiccia tagliata a pezzettini, tostate il riso
qualche minuto, sfumate con il vino (un’eresia per molti, ma io
preferisco il rosso) e poi aggiungete il brodo bollente un mestolo
alla volta. La carne affumicata ha un sapore deciso, il brodo è
meglio che sia saporito per legare meglio. Quasi alla fine aggiungete
un po’ di rosmarino tritato, e quando è pronto mantecate con
il burro e poi formaggio a piacere.
Temo non sia un piatto proprio estivo,
io ho approfittato di un calo di temperatura qualche giorno fa per
prepararlo. Sennò è ottimo per climi più freddi.