Menù veramente scorrettissimo quello preparato da Andrea e
Daniela, ovvero dalla “trattoria La Lapide”. Nonostante il freddo
glaciale, il mercatino biologico organizzato come di consueto ogni
terza domenica dalla Cascina Torchiera (20 dicembre 2009), era regolarmente attivo:
bancarelle di cibo e artigianato vario, persone coperte da
giacconi-sciarpe-cappelli a malapena riconoscibili. Un appuntamento
ormai consolidato e prezioso, che conferma il ruolo vitale raggiunto
da cascina Torchiera e messo in pericolo dalla vendita del Comune di
Milano.
Dentro la cucina, un po’ più
calda di tutto l’intorno, tra vapori e profumi, Andrea e Daniela
hanno scodellato una trippa allo zenzero, una pastasciutta e uno
sformato di verdure e formaggio. Ottima la trippa, soprattutto per la
qualità della carne (non sbiancata dalla soda, da mucca
“felice”) e insaporita dal “pizzichino” dello zenzero, posto
nella frittua insieme al peperoncino, che stemperava l’umore forte
della carne.
La trippa è pronta
Buono lo sformato, preparato con la
“straniera” feta, insieme a broccoli lessi e un po’ di ricotta, e
poi infornato.
Molto particolare la pastasciutta, con
un mix di sapori ardito ma perfettamente riuscito, che mischiava
suggestioni nordiche (le mele) con vigorosi sapori nostrani (il
gorgonzola). Secondo le dosi fornite da Andrea, ci vogliono due-tre
cipolle affettate nel soffritto, con una mela e mezza a pezzettini
(la più aspra possibile), due-tre cucchiaini di miele e un
etto e mezzo di gorgonzola alla fine per mantecare quando il frutto è
sciolto. Nell’entusiasmo destinava quest sugo per condire la pasta a
due persone, ma credo che per quattro sia più adeguato.
Tutti, anche quelli che non l’avrebbero
presa avendo un’alternativa (come hanno ammesso durante la
presentazione del libro), l’hanno apprezzata.
Complimento a cascina
Torchiera, e totale solidarietà.
http://torchiera.noblogs.org/