Qualche sera fa, in un ristorante cinese a Monza, due donne a tavola con due uomini che, era evidente, avrebbero tanto preferito essere in pizzeria ma cercavano di abbozzare senza troppi danni. Una delle due, la più intraprendente e saputella, spiegava con aria sicura i vari piatti sostenendo che girava spesso il mondo per lavoro.
Ordina il sashimi e, per mostrare la propria padronanza, chiede con decisione di avere olio e aceto per poterlo condire. Il cameriere cinese non batte ciglio e porta quanto richiesto: mangiare una pietanza giapponese condita all’italiana in un ristorante cinese è un problema che non lo riguarda.
D0altro canto nel menù, alla voce “primi”, ci sono gli spaghetti di soia “allo scoglio”. Sul solito viluppo di spaghettini traslucidi spiccano le cozze nere.
D’altro canto, se ai clienti piace così…