Fried Spaghetti – ricetta italo-indonesiana

L’ultima
delle ricette che Maria, indonesiana, ha inviato. Come per le altre
due, è un piatto della sua tradizione che ha rivisitato in base alla
sua esperienza italiana. Grande difficoltà con gli ingredienti: il
Pak-choi o Bok-choi appartiene alla famiglia botanica
delle crucifere, la stessa dei cavoli, proviene dall’Oriente, le sue
foglie per aspetto e forma pare assomoglino a quelle delle bietole.
Il Candlenut è una noce usata spesso nella cucina indonesiana
e malese.

Questa è la ricetta originale di “fried noodle”

1 egg noodle (*), 2 uova, 100 grammi di carne tagliata a piccoli pezzi, 1 mazzetto tagliato in centimetri pakshoi (*), olio per friggere, salsa di soia
dolce (*), sale e condimenti a piacere, frittura di cipolla per cucinare le tagliatelle spruzzata sulla parte superiore (*), 1 spicchio d’aglio, 1 spicchio candlenut tostate e ridotte a una purea liscia(*)

(*) Come per la ricetta del pollo, non riesco a trovare facilmente in Italia questi ingredienti. Quando vedo gli spaghetti, penso sempre alla salsa di
pomodoro. Volendo cambiareun po’, penso che gli spaghetti sono quasi
la stessa pasta, così posso usarli anche per questo tipo di ricetta,
che diventa “spaghetti fritti”. Per me, la chiave di questa ricetta è la salsa di soia dolce. Questo tipo di soia esiste solo in Indonesia, anche in Cina non conoscono questo tipo di salsa di soia. hanno solo la salsa di soia salata e quella agro-dolce. Non hanno la salsa di soia dolce.
Al posto del
Pakshoi uso le zucchine, o qualsiasi altra verdura.

Fried
Spaghetti with soya sauce

1/4
confezione di spaghetti (Capelli d’angelo? …Il più sottile
possibile), 3 pezzi di cavolo tritato, 1 carota tagliata a fette
sottili, 1 pomodoro, 1 pezzo di sedano tritato, 5 polpetta/salsiccia
tagliata a fette sottili (interpreto come wurstel ndr) , 1 uovo cotto
strapazzato, 1 cucchiaino di pepe, 2 spicchi d’aglio tritati, 2
cucchiai di salsa di soia, sale qb, zucchero.

Scaldare l’olio, rosolare l’aglio fino a quando diventa fragrante, unire il
pepe, sale, lo zucchero, la carota, il cavolo il pomodoro rosolare
fino a che non sono appassiti. Aggiungere i wurstel, gli spaghetti
lessati e scolati, l’uovo strapazzato e la salsa di soia. Mescolare.
Servire con una spolverata di sedano tritato.

Maria


Informazioni su Andrea Perin

Architetto museografo, cultore della cucina per passione
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