Detta così fa un po’ impressione. In realtà è già da qualche mese che ho in dispensa un sacchetto di fagioli verdi mung, e la curiosità che mi aveva portato ad acquistarli non era stata ancora sufficiente a spingermi a cucinarli. L‘intervista ad Andrea per JallaJalla mi ha convinto a provare.
Di accattivante colore verde e di piccole dimensioni, i mung sono uno dei tanti ingredienti naturali normali da qualche parte del mondo e completamente ignoti in Italia: sono legumi comunissimi ad esempio in India, dove si consumano soprattutto lessi spesso con il riso. Li si trova facilmente nei negozietti per migranti.
Ho provato a cucinarli con una ricetta molto semplice dalla tradizione italiana, una zuppa di fagioli in versione vegetariana (in qualche maniera come omaggio alle zuppe indiane). Dopo aver lasciato a bagno 200 g di fagioli mung in acqua per 24 ore, li ho cotti (troppo!) in pentola pressione per poco più di 10 minuti con una carota e una cipolla. Una metà abbondante li ho frullati e vi ho lessato dentro 100 g di pasta (ditalini integrali), poi aggiunto i fagioli interi, olio, sale e peperoncino.
Buono il risultato finale, ma senza un sapore particolare rispetto ai fagioli nostrani (forse un pizzico più “aspro”). La vera delusione è stata la perdita del colore verde brillante!
Di recente ho comprato anche i mung decorticati, ma sarà per una prossima volta….