Venerdì 16 aprile: Chefs Sans Frontières e “Ricette Scorrette”


L’associazione Chefs Sans Frontières
presenta i suoi programmi presso la galleria MISAEL, in via Thaon de
Revel, a partire dalle ore 19.30, nell’ambito della Fiera del Mobile,
a Milano. Nel corso della serata saranno letti alcuni brani del libro
“Ricette scorrette”.

L’associazione ha uno scopo intrigante,
usare la cucina come strumento di crescita e di affermazione
economica e sociale: un mezzo meno diretto dell’assistenza medica, ad
esempio, ma che potrebbe essere complementare a questo e costruire
possibilità concrete di vita.

Chefs Sans
Frontières (CSF) è un’associazione senza fini di
lucro ed ha come scopo esclusivo il recupero dei ragazzi di strada ed
un loro inserimento nel mondo adulto con in mano un mestiere
duraturo. CSF s’ispira a principi di democrazia, uguaglianza,
giustizia, solidarietà tra le persone e i popoli.

CSF vuole
promuovere l’integrazione ed il recupero di giovani e giovanissimi
che, a causa di problemi familiari (bambini non riconosciuti,
abbandonati a se stessi, orfani o altro) hanno la strada come fissa
dimora, conosciuti come “Ragazzi di strada”.

L’intento di CSF
è quello di aprire ristoranti in giro per il mondo in modo da
poter insegnare ai ragazzi uno dei mestieri legati alla ristorazione,
al mondo alberghiero e, in futuro, al mondo dello spettacolo e
dell’intrattenimento. Gli “ex-ragazzi” saranno, infatti, poi
gli unici gestori

dei ristoranti.
CSF ha tra gli obiettivi anche di valorizzare la cultura generale e
culinaria del loro paese. I ristoranti CSF dovranno poi vivere dei
propri ricavi come un qualsiasi ristorante “privato”. Con gli
utili della propria attività CSF vuole fornire, ad un gruppo
più ampio di ragazzi di strada, assistenza nell’educazione
scolastica dell’obbligo, nello sport ed aiutarli nell’inserimento
nella società.

(da
http://www.chefssansfrontieres.org)

Francesco Liello e Silvia Sonaggere, i
due fondatori e animatori, mi hanno raccontato che nei loro progetti
uno chef professionista imposterà insieme ai ragazzi il nuovo
ristorante e, partendo dalle risorse esistenti nel territorio,
aiuterà a elaborare nuove proposte culinarie, una forma di
incontro tra tradizioni.

È un paio d’anni che Francesco e
Silvia stanno lavorando sul progetto, fra poco contano di partire: in
bocca al lupo!

Informazioni su Andrea Perin

Architetto museografo, cultore della cucina per passione
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